Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18095 del 12 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18095PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche in concorso, costituiscono gravi reati che ledono la dignità e l'integrità della persona offesa. Il giudice, nel valutare la responsabilità dell'imputato, deve attentamente esaminare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della vittima, tenendo conto di eventuali riscontri oggettivi, senza lasciarsi condizionare da mere ipotesi sulla possibile strumentalizzazione della denuncia ai fini del rilascio di un permesso di soggiorno. L'omessa assunzione di una prova ritenuta decisiva dal ricorrente non determina necessariamente un vizio di motivazione, essendo rimessa al prudente apprezzamento del giudice la valutazione circa la sua effettiva decisività e la necessità di rinnovare l'istruttoria dibattimentale. Nell'individuare la pena, il giudice deve considerare la gravità oggettiva del fatto, il ruolo svolto dall'imputato e gli altri elementi di valutazione previsti dalla legge, senza che sia necessaria una puntuale motivazione quando la pena irrogata risulti contenuta entro i limiti edittali. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente giustificato dal comportamento processuale dell'imputato, come la latitanza, senza che ciò determini una contraddittoria o illogica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/01/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano con sentenza del 10 gennaio 2019, in parziale riforma della sentenza del Tribun…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.