Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54293 del 1 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54293PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di identità personale (art. 495 c.p.) si configura quando l'imputato, privo di documenti di identificazione, fornisce ai pubblici ufficiali, nel corso di un controllo, false dichiarazioni sulla propria identità, in assenza di altri mezzi di identificazione, al fine di garantire le proprie qualità personali. Tale condotta, costituendo una vera e propria attestazione mendace, integra gli estremi del reato di cui all'art. 495 c.p. e non il meno grave reato di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale (art. 496 c.p.), il quale presuppone invece una dichiarazione falsa occasionata da una interrogazione casuale e non preordinata del pubblico ufficiale. La Corte di Cassazione, con consolidata giurisprudenza, ha chiarito che l'art. 495 c.p. trova applicazione quando le false dichiarazioni sulle generalità sono rese in assenza di altri mezzi di identificazione, configurandosi come una attestazione tesa a garantire al pubblico ufficiale le qualità personali dell'imputato. Pertanto, il reato di falsa attestazione di identità personale (art. 495 c.p.) si differenzia dal reato di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale (art. 496 c.p.) in ragione della diversa natura e finalità della condotta, essendo la prima una vera e propria attestazione mendace, mentre la seconda una dichiarazione falsa occasionata da una interrogazione casuale del pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 27/06/2016 dalla Corte di appello di Milano;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la p…

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