Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11911 del 21 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11911PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La minaccia penalmente rilevante ai sensi dell'art. 612 c.p. non richiede necessariamente che le espressioni intimidatorie siano pronunciate direttamente alla presenza della persona offesa, essendo sufficiente che quest'ultima ne venga a conoscenza anche attraverso terzi, purché ciò avvenga in un contesto dal quale possa desumersi la volontà dell'agente di produrre l'effetto intimidatorio. Pertanto, la condanna per il reato di minaccia è legittima anche quando le espressioni minacciose siano state comunicate alla persona offesa da un soggetto terzo, qualora risulti provato che l'autore delle minacce abbia agito con la consapevolezza e l'intenzione di incutere timore nella vittima. Il giudice di merito, nel valutare la configurabilità del reato, deve tenere conto del contesto complessivo in cui si è inserita la condotta dell'imputato, potendo desumere da tale contesto la sussistenza dell'elemento psicologico richiesto dalla fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 15/2013 TRIBUNALE di LECCE, del 19/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GUARDIANO ALFREDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), sostituto processuale del difensore di fiducia dell'imputato, Avv. (OMISSIS), del Foro di Lecce, che ha con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.