Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 1400 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:1400SENB

Massima

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Il provvedimento di rigetto della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo per motivi di lavoro autonomo, emesso dalla Questura, può essere legittimamente revocato dall'Amministrazione a seguito di una rinnovata istruttoria, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla decisione del ricorso giurisdizionale proposto avverso tale provvedimento. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della sussistenza di giusti motivi. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione può legittimamente revocare un provvedimento di rigetto di una richiesta di permesso di soggiorno, a seguito di una rinnovata istruttoria, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla decisione del ricorso giurisdizionale proposto avverso tale provvedimento. In tali casi, il giudice amministrativo deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti in presenza di giusti motivi. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1) L'Amministrazione può legittimamente revocare un provvedimento di rigetto di una richiesta di permesso di soggiorno a seguito di una rinnovata istruttoria. 2) La revoca del provvedimento impugnato determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla decisione del ricorso giurisdizionale. 3) In caso di sopravvenuta carenza di interesse, il giudice amministrativo deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso. 4) Le spese di giudizio devono essere compensate tra le parti in presenza di giusti motivi.

Sentenza completa

N. 00858/2013
REG.RIC.

N. 01400/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00858/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 858 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso il suo studio in Lecce, Vico F. A. Piccinni, 6;

contro

Questura di Lecce e Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi, 23;

per l'annullamento

del decreto prot. n. 183/2013 del 1° marzo 2013, con cui il Questore della Provincia di Lecce ha rigettato la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno CE ex art. 9 d.lgs. n. 286/1…

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