Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 13506 del 15 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:13506CIV

Massima

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Il creditore che agisce per l'adempimento di un contratto di appalto ha l'onere di provare gli elementi costitutivi del proprio diritto, quali l'oggetto, le caratteristiche pattuite dell'opera, la qualità, quantità e contabilizzazione delle opere eseguite. Qualora il debitore opponga l'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c., l'onere probatorio si inverte, gravando sul creditore agente la dimostrazione del proprio adempimento o della non ancora intervenuta scadenza dell'obbligazione. Le fatture emesse unilateralmente dall'appaltatore non costituiscono prova sufficiente del credito, né possono supplire all'assenza di documenti contabili quali gli stati di avanzamento lavori, che attestano la quantità, qualità e ammontare dei lavori eseguiti. Pertanto, in mancanza di adeguata prova del credito maturato, non può trovare applicazione il principio secondo cui il creditore che agisce per l'adempimento deve limitarsi ad allegare l'inadempimento della controparte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCCI Mauro - Presidente

Dott. PICARO Vincenzo - Consigliere

Dott. BESSO MARCHEIS Chiara - Consigliere

Dott. CHIECA Danilo - Consigliere

Dott. AMATO Cristina - Consigliere-Rel.

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 9012/2018 R.G. proposto da:
CONDOMINIO (Omissis), elettivamente domiciliato in ROMA, (...), presso lo studio dell'avvocato OD.MA. (Omissis), rappresentato e difeso dall'avvocato SC.GI. (Omissis);
- ricorrente -
contro
(...) Srl, domiciliata ex lege in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato LO.BU. (Omissis);
- controricorrente -
avverso la SENTENZA della CORTE D'APPELLO DI PALERMO n. 1632/2017 depositata il 21/09/2017;
udita la relazione …

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