Il provvedimento con cui il Sindaco disciplina la circolazione stradale comunale, le modalità di accesso, i divieti per talune categorie di veicoli, i controlli e le sanzioni, ai sensi degli artt. 6 e 7 del Codice della strada, assume natura tipicamente gestoria ed esecutiva e, pertanto, appartiene alla competenza dei dirigenti, e non del Sindaco, in assenza di presupposti di urgenza che possano giustificare l'adozione di un'ordinanza contingibile e urgente. Infatti, l'ordinanza sindacale che interdice il transito di autoveicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 t e larghezza non superiore a 1,80 m, in assenza di una situazione di carattere eccezionale e di una motivazione che espliciti le ragioni di necessità ed urgenza, risulta illegittima per incompetenza dell'organo adottante e per carenza di motivazione, non potendo il Sindaco sostituirsi alle attribuzioni tipicamente gestionali dei dirigenti comunali in materia di regolamentazione della circolazione stradale, salvo che non ricorrano i presupposti di contingibilità e urgenza previsti dalla legge. Pertanto, in tali ipotesi, il provvedimento sindacale deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di tali presupposti, al fine di giustificare la deroga al normale riparto di competenze all'interno dell'ente locale.