Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 8632 del 3 ottobre 1996

ECLI:IT:CASS:1996:8632CIV

Massima

Massima ufficiale
Il rapporto fra i medici cosiddetti convenzionati esterni e le unita` sanitarie locali, disciplinato dalla legge 23 dicembre 1978 n. 833 (istitutiva del servizio sanitario nazionale) e dagli accordi collettivi nazionali stipulati ai sensi dell`art. 48 della stessa legge, esula dall`ambito del pubblico impiego, difettando il requisito della subordinazione, e configura un rapporto di prestazione d`opera professionale, sia pure con i connotati della collaborazione continuativa e coordinata (art. 409, n. 3, cod. civ.); ne consegue che le controversie ad esso inerenti spettano alla cognizione del giudice ordinario, la cui giurisdizione non resta esclusa, in favore di quella di legittimita` del giudice amministrativo, per il fatto che la domanda del professionista denunci, quale mezzo al fine della tutela dei diritti scaturenti dal suddetto rapporto, l`illegittimita` di atti e provvedimenti adottati dall`amministrazione, tenuto conto dell`inidoneita` di tali atti e provvedimenti a degradare le posizioni di diritto soggettivo costituite con il menzionato rapporto privatistico e della conseguente sindacabilita` dei medesimi da parte del giudice ordinario, sia pure in via incidentale ed al limitato fine della loro eventuale disapplicazione, a nulla rilevando ne` il carattere discrezionale del provvedimento denunciato (nella specie, trasferimento d`ufficio di un medico disposto per i motivi di opportunita` di cui all`art. 15, comma quinto, del d.P.R. 14 febbraio 1992 n.  218), ne` la previsione della facolta`, per il medico interessato, di contestare il provvedimento sfavorevole attraverso un contenzioso extragiudiziale amministrativo.   da vedere:Sen 08/06/1993 6370 sez U Civ Sen 29/11/1994 10196 sez U Civ Sen 15/11/1995 11821 sez U Civ

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