Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5973 del 7 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5973PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere revocato o modificato in qualsiasi stato e grado del procedimento, anche in sede di riesame, qualora vengano meno le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'adozione. In tal caso, il ricorso proposto avverso il provvedimento di modifica o revoca della misura cautelare diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, non sussistendo più l'attualità della tutela richiesta. Ciò in quanto il provvedimento impugnato ha perso efficacia per effetto della successiva revoca della misura, venendo meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del provvedimento. La rinuncia all'impugnazione, in tale ipotesi, è giustificata e non comporta la condanna alle spese né l'irrogazione di sanzioni, essendo venuto meno l'interesse all'esercizio del rimedio impugnatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2354/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 12/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 12 agosto 2013, il Tribunale di Roma, sezione feriale per il riesame, in parziale riforma dell'ordinanza del GIP in sede, con la quale era s…

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