Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23519 del 4 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23519PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, anche di natura indiziaria, che dimostrino il contributo consapevole e volontario dell'indagato al mantenimento in vita e alla perdurante attività del sodalizio criminoso, senza che sia necessaria la prova di specifici atti esecutivi di reati-fine. Tali elementi possono emergere da intercettazioni telefoniche e ambientali che rivelino il coinvolgimento dell'indagato nelle attività illecite del gruppo, la sua conoscenza delle dinamiche delinquenziali della consorteria e il suo ruolo di collegamento con i vertici dell'organizzazione, nonché da dichiarazioni di collaboratori di giustizia che attestino la sua consapevolezza delle attività criminali del clan. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, in presenza di un'associazione mafiosa ancora operante, grava sull'indagato l'onere di dimostrare di aver stabilmente reciso i propri legami con l'organizzazione, in assenza di tale prova operando la presunzione relativa di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. Il giudice non è tenuto a una motivazione rafforzata sulla permanenza del pericolo di reiterazione del reato, essendo sufficiente il richiamo alla perdurante operatività del sodalizio criminoso e al ruolo rivestito dall'indagato al suo interno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia An - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 9/1/2020 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORDANO Emilia Anna;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Orsi Luigi che conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) impugn…

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