Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23183 del 13 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:23183PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di una plausibile giustificazione da parte dell'imputato, costituisce prova sufficiente dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. La consapevolezza della provenienza illecita del bene può infatti desumersi da qualunque elemento di fatto giuridicamente apprezzabile che, secondo le regole della comune esperienza, costituisca il segno di una precedente sottrazione illecita. Pertanto, la valutazione della responsabilità penale per il reato di ricettazione, fondata sull'omessa o non attendibile indicazione della provenienza del bene da parte dell'imputato, è immune da vizi logici o giuridici e rientra nell'ambito del sindacato di merito, insindacabile in sede di legittimità, quando il metodo di valutazione sia conforme ai principi giurisprudenziali e l'argomentazione sia scevra da vizi logici. La nullità derivante dall'esecuzione della notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello presso il difensore di fiducia, anziché nel domicilio dichiarato o eletto dall'imputato, deve ritenersi sanata quando risulti provato che tale modalità non ha impedito all'imputato di conoscere l'esistenza dell'atto e di esercitare il diritto di difesa. Inoltre, la mancata decisione tempestiva sull'istanza di ammissione al gratuito patrocinio non comporta la nullità degli atti successivi, qualora l'imputato sia stato comunque assistito dal difensore di fiducia, senza che si siano verificati concreti effetti pregiudizievoli per l'esercizio del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 2 sezione penale, in data 26/01/2011.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito il difensore dell'imputato, Avvocato (OMISSIS), che conclude per a l'acco…

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