Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34603 del 12 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34603PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, non può essere riconosciuta quando l'agente abbia fatto uso di un'arma illegalmente detenuta, anche in forma putativa, in quanto la putatività deve investire anche la legittimità della detenzione dell'arma stessa. Inoltre, la legittima difesa non sussiste quando l'azione aggressiva della vittima sia già cessata al momento dell'intervento difensivo dell'agente, non essendo più necessaria una reazione per respingere l'offesa in atto. La valutazione della proporzionalità tra difesa ed offesa, ai sensi dell'art. 52 c.p., comma 1, deve tenere conto della concreta situazione di pericolo e della mancanza di valide alternative all'uso della forza, senza che rilevi la presenza di familiari dell'agente nel luogo dell'azione. I giudici di merito hanno il potere di accertare in modo insindacabile la sussistenza o meno degli elementi costitutivi della legittima difesa, senza che sia sufficiente la mera probabilità della loro ricorrenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIRONI Emilio Giovann - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. PA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/03/2007 TRIB. LIBERTA' di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIRONI EMILIO GIOVANNI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DELEHAYE, per il rigetto.

Sentito il difensore Avv. CARRARO S..

MOTIVI DELLA DECISIONE

L'ordinanza in epigrafe ha confermato, in sede di riesame, quella del G.I.P. de…

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