Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25347 del 27 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25347PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, verifica la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza dei risultati del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità è pertanto circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare che il testo di esso sia rispondente all'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e all'assenza di illogicità evidenti, ossia alla congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. In particolare, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti "prima facie" dal testo del provvedimento impugnato, restando ad essa estranea la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Inoltre, non sussiste la perdita di efficacia della misura cautelare personale qualora la decisione sulla richiesta di riesame, completa di motivazione, sia depositata oltre il termine di dieci giorni, previsto dall'articolo 309 c.p.p., comma 10, purché il Tribunale del riesame abbia deliberato e depositato il relativo dispositivo entro il termine di dieci giorni dalla ricezione degli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 10/1/2012 del Tribunale per il riesame di Bari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

RITENUTO IN FATTO

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