Il rilascio dell'autorizzazione definitiva ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. n. 152/2006 per la realizzazione e gestione di un impianto di smaltimento o recupero di rifiuti, anche pericolosi, è subordinato alla verifica della compatibilità del progetto con la normativa urbanistica e ambientale vigente, nonché all'acquisizione di tutti i pareri e nulla osta previsti dalla legge. L'amministrazione procedente, nel valutare la domanda di autorizzazione, deve accertare che l'impianto sia organizzato e gestito in modo da assicurare la tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, né causare inconvenienti da rumori od odori, né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, in conformità a quanto stabilito dall'art. 177, comma 4, del d.lgs. n. 152/2006. Ove l'impianto risulti ubicato in un'area con destinazione urbanistica incompatibile o gravata da vincoli ostativi, l'amministrazione è tenuta a negare l'autorizzazione definitiva, fermo restando l'obbligo di individuare e attuare, entro i termini di legge, la delocalizzazione dell'attività in una sede idonea, al fine di contemperare le esigenze di tutela ambientale e sanitaria con quelle economiche e produttive del settore.