È manifestamente infondata, in relazione agli artt 3 e 13 Cost.., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 164 n. 2 Cod. pen. che non consente la concessione della sospensione condizionale della pena in caso di applicabilità di misura di sicurezza personale ad individuo che la legge presume socialmente pericoloso. Infatti, l'impossibilità di ordinare la sospensione dell'esecuzione della pena allorché a questa debba essere aggiunta una misura di sicurezza personale perché il reo versa in una condizione di pericolosità sociale presunta dalla legge a norma dell'art. 204 Cod. pen., è una conseguenza logica, prima che giuridica, del principio che il beneficio va concesso solo se il giudice possa presumere che il colpevole si asterra dal delinquere ulteriormente, e tale presunzione si porrebbe in contrasto con la presunzione di pericolosità del reo stabilita dal legislatore sulla base di una valutazione preventiva. Tale norma, inoltre non contrasta col principio di uguaglianza perché la preclusione vale per tutti coloro che versano in una condizione di pericolosità presunta, ne col principio di legalita e tassatività delle forme di detenzione e della necessità di atto motivato dell'autorità giudiziaria per la loro instaurazione, che trova osservanza nel provvedimento del giudice che applica la misura di sicurezza prevista dalla legge.