Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19700 del 25 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19700PEN

Massima

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Il provvedimento di revisione di un'ordinanza del Tribunale del Riesame non rientra tra i casi di legge previsti dall'art. 630 c.p.p. e pertanto è inammissibile, in quanto la revisione è esperibile solo avverso le sentenze di condanna e non anche nei confronti di provvedimenti interlocutori. Inoltre, i motivi di doglianza generici e privi di novità, volti al mero riesame del merito della vicenda, non sono idonei a giustificare l'esperimento dell'azione di revisione, la quale è ammessa solo in presenza di specifici presupposti tassativamente previsti dalla legge, tra cui l'emersione di nuovi elementi di prova in grado di dimostrare l'innocenza dell'imputato. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per revisione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria, in considerazione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) KR. AS. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 245/2009 CORTE APPELLO di TRENTO, del 30/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO Laurenza;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALATI Giovanni che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Kr. As. ha proposto personalmente ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, in data 30.7.2009…

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