Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45035 del 19 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45035PEN

Massima

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Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a indicare con precisione i dati anagrafici delle parti, al fine di garantire la corretta identificazione degli interessati e la certezza del diritto. L'omissione di tali elementi, seppur materiale, costituisce un vizio formale che deve essere prontamente corretto, in ossequio ai principi di trasparenza e di tutela dei diritti processuali. La completezza e l'accuratezza dell'intestazione della sentenza rappresentano infatti requisiti essenziali per l'esercizio del diritto di difesa e per l'efficace amministrazione della giustizia, in quanto consentono di individuare con certezza i soggetti coinvolti nel procedimento giudiziario. Il giudice, pertanto, ha il dovere di provvedere alla correzione di tali errori materiali, al fine di assicurare la piena conformità della pronuncia ai canoni di legittimità e regolarità formale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dall'ufficio nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 749/2011 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 28/09/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto disporsi la condanna.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

- Che questa Corte, all'udienz…

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