La decadenza della licenza per l'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande non può essere disposta per il solo fatto che l'attività sia stata svolta da persona diversa dal titolare della licenza, in assenza di una specifica previsione normativa che lo preveda espressamente. L'art. 64, comma 8, del d.lgs. n. 59/2010, che disciplina la decadenza della licenza, mira a tutelare l'interesse pubblico all'effettiva erogazione del servizio di somministrazione e non interessi diversi, come quello della titolarità formale della licenza. Pertanto, la decadenza può essere dichiarata solo quando sia accertata la colpevole inerzia e la sospensione ingiustificata dell'esercizio commerciale per oltre un anno, non potendosi desumere tale sospensione dalla mera circostanza che l'attività sia stata svolta da un soggetto diverso dal titolare della licenza. In assenza di tale accertamento, il provvedimento di decadenza è illegittimo per difetto dei presupposti e di istruttoria, in quanto l'interpretazione estensiva della norma sanzionatoria violerebbe il principio di stretta interpretazione delle norme che prevedono sanzioni amministrative.