Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13374 del 30 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13374PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, essendo sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio con la messa a disposizione del proprio contributo. Gli indizi raccolti nel corso di intercettazioni telefoniche possono costituire fonte diretta di prova della colpevolezza dell'imputato, senza necessità di riscontri esterni, purché siano gravi, precisi e concordanti. Le dichiarazioni rese da persone che conversino tra loro, captate nel corso di attività di intercettazione regolarmente autorizzata ed a loro insaputa, sono liberamente valutate dal giudice secondo gli ordinari criteri di apprezzamento della prova, anche quando presentino valenza accusatoria nei confronti di terzi. Il reato di associazione per delinquere (generica o di stampo mafioso) concorre con il delitto di associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, anche quando la medesima associazione sia finalizzata alla commissione di reati concernenti il traffico degli stupefacenti e di reati diversi. Ai fini del superamento della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, la distanza temporale tra l'applicazione della misura ed i fatti contestati non rileva nel caso delle associazioni mafiose storiche, o comunque caratterizzate da particolare stabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/10/2019 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FILIPPINI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dott.ssa ZACCO FRANCA per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS) che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 9.9.2019 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta applicava a (OMISSIS) la misura cautelare della…

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