Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35255 del 23 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35255PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della scelta della misura cautelare personale più adeguata, deve essere valutato in concreto sulla base della gravità dei fatti commessi, della personalità dell'imputato e della sua capacità di delinquere, come desumibile dai precedenti penali e dalla condotta tenuta durante l'esecuzione di misure restrittive o di prevenzione. Pertanto, quando l'imputato abbia commesso reati violenti e dimostri una spiccata propensione a delinquere, nonostante l'applicazione di misure limitative della libertà personale, la misura cautelare degli arresti domiciliari, anche con controllo elettronico, può risultare inadeguata a contenere il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, rendendo necessaria la più afflittiva custodia cautelare in carcere. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata dal giudice, il quale deve esplicitare le ragioni per cui la misura domiciliare, pur con controllo a distanza, non sia ritenuta idonea a scongiurare il rischio di recidiva, in considerazione della personalità dell'imputato e della gravità dei reati commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
lette le conclusioni del PG, in giudizio trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 1/03/2021, dep. il 4 successivo, il TRIBUNALE di BOLOGNA-sez. riesame confermava l'ordinanza con la quale la CORTE di APPELLO di BOLOGNA i…

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