Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17058 del 8 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:17058PEN

Massima

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Quando nei confronti di un imputato sono emesse in procedimenti diversi più ordinanze cautelari per fatti diversi in relazione ai quali esiste una connessione qualificata, la retrodatazione dei termini di custodia cautelare prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p. opera per i fatti desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio nel procedimento in cui è stata emessa la prima ordinanza, a prescindere dal momento dell'arresto in flagranza o di altri atti di esercizio dell'azione penale. Il giudice deve quindi verificare la desumibilità dei fatti della seconda ordinanza cautelare non al momento dell'arresto in flagranza che ha condotto all'emissione della prima ordinanza, ma al momento del rinvio a giudizio eventualmente disposto per i fatti della prima ordinanza, al fine di applicare correttamente la regola della retrodatazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bari, emessa il 02/05/2011 e depositata il 20/06/2011;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Santalucia;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Iacoviell…

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