Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28403 del 16 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28403PEN

Massima

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La dichiarazione mendace contenuta nella domanda di condono edilizio, finalizzata a conseguire indebita legittimazione di opere abusive, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., anche in assenza di autenticazione della sottoscrizione da parte di pubblico ufficiale, in quanto la domanda di condono è destinata a provare la veridicità dei fatti attestati, producendo immediati effetti giuridici. L'inosservanza del termine dilatorio per l'interrogatorio previsto dall'art. 375 c.p.p., comma 4, deve essere eccepita in sede di interrogatorio ai sensi dell'art. 182 c.p.p., comma 2, pena la sua inammissibilità nella successiva fase dibattimentale, in applicazione del principio di cui all'art. 184 c.p.p. sulla sanatoria delle nullità derivanti da citazioni o avvisi in caso di comparizione o rinuncia a comparire.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6993/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS), il quale ha concluso riportandosi ai motivi di ricor…

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