Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4671 del 31 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4671PEN

Massima

Il reato di contraffazione di un documento di guida straniero si consuma non già alla data riportata sul documento, bensì al momento dell'accertamento della falsità, poiché il documento contraffatto è privo di efficacia certificativa sia in relazione al titolare sia in riferimento agli elementi essenziali come l'autorità emittente e la data di rilascio. Pertanto, il termine di prescrizione del reato decorre dalla data di accertamento della condotta illecita e non dalla data riportata sul documento falsificato, essendo quest'ultima priva di valore probatorio. La condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende consegue alla declaratoria di inammissibilità del ricorso, a prescindere dalla specifica causa di inammissibilità, in applicazione della disciplina generale prevista dall'art. 616 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/11/2016 della CORTE APPELLO di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza emessa il 10/11/2016 dalla Corte…

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