L'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata ai sensi del D.P.R. 59/2013 e del D.Lgs. 152/2006 può essere revocata dalla Pubblica Amministrazione competente solo a seguito di un procedimento amministrativo che rispetti i principi di buon andamento e imparzialità di cui all'art. 97 della Costituzione, garantendo il contraddittorio e l'istruttoria necessaria per accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento del provvedimento finale. In particolare, la revoca dell'AUA è legittima solo qualora l'Amministrazione, all'esito di un'adeguata attività istruttoria e di un contraddittorio con il gestore dell'impianto, accerti in modo congruo e motivato il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione originaria, senza poter fare riferimento a rilievi e contestazioni non previamente portati a conoscenza dell'interessato e da questo non adeguatamente valutati. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a valutare compiutamente le eventuali azioni correttive poste in essere dal gestore dell'impianto per regolarizzare la propria posizione, nonché a garantire il rispetto del termine di cui all'art. 20 del D.Lgs. 758/1994 prima di procedere alla revoca dell'AUA per carenze dell'impianto antincendio. In caso di mancato rispetto di tali principi, il provvedimento di revoca dell'AUA è illegittimo per difetto di istruttoria e di motivazione.