Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40575 del 16 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40575PEN

Massima

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Il giudice della convalida dell'arresto è tenuto a verificare esclusivamente la sussistenza dei presupposti di legittimità dell'arresto, effettuando una valutazione "ex ante" sulla base degli elementi conosciuti o conoscibili dalla polizia giudiziaria al momento dell'intervento, senza poter estendere il proprio controllo agli elementi sopravvenuti o alle risultanze delle successive indagini, le quali sono rilevanti solo ai fini della pronuncia sullo "status libertatis" del soggetto. Il giudice non può, pertanto, fondare il diniego di convalida dell'arresto su circostanze emerse successivamente, come l'ammissione di responsabilità da parte di un concorrente, dovendo limitarsi a verificare la ragionevolezza dell'operato della polizia giudiziaria al momento dell'intervento, senza sostituire la propria valutazione a quella effettuata dagli agenti sulla base degli elementi allora conosciuti e conoscibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Velletri;

avverso l'ordinanza 11.2.11.del Tribunale di Velletri;

visti il provvedimento impugnato e il ricorso;

letta la requisitoria del Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

Il Procuratore della Repubblica presso …

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