Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3761 del 28 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3761PEN

Massima

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Il soggetto ritenuto organicamente inserito in un'associazione mafiosa, che abbia messo a disposizione della consorteria criminale la propria esperienza professionale e politica, nonché la rete di relazioni e conoscenze acquisite in virtù del proprio ruolo sociale, traendone vantaggi reciproci, può essere sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, anche in assenza di condotte attuali di partecipazione all'associazione, in ragione della perdurante possibilità di mettere a frutto i legami e le capacità acquisite in ambito mafioso. Il giudizio sulla sussistenza dei presupposti per l'applicazione di tale misura di prevenzione deve essere ancorato all'accertamento concreto di una pericolosità effettiva e attuale del soggetto, desumibile dalla valutazione complessiva degli elementi fattuali rivelatori del suo radicato inserimento nell'organizzazione criminale e della conseguente capacità di mantenere rapporti e sfruttare relazioni in quel contesto, anche in assenza di condotte attuali di partecipazione. La motivazione del provvedimento applicativo della misura deve illustrare in modo puntuale le ragioni per le quali il periodo di detenzione e le modifiche della posizione professionale e politica del soggetto non siano valutati come elementi idonei ad escludere la persistenza della pericolosità attuale. Inoltre, la determinazione dell'entità della misura di prevenzione deve essere adeguatamente motivata in relazione al grado di pericolosità del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 26/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 20/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo, con decreto emesso il 20.06.2014, ha confermato il decreto in data 12.10.2011 con cui il Tribunale in sede aveva applicato a (OMISSIS) la misur…

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