Il difetto del titolo edilizio necessario per la realizzazione di opere edilizie comporta l'ordine di demolizione delle stesse, anche qualora le opere siano state eseguite in zona agricola o vincolata, in assenza dell'autorizzazione dell'autorità preposta alla tutela del vincolo. L'ordine di demolizione è un provvedimento vincolato, che non richiede la comunicazione di avvio del procedimento, e la cui motivazione può ritenersi assolta attraverso la compiuta descrizione dell'abuso. L'ampliamento di un fabbricato residenziale, anche se non superiore al 20% del volume del fabbricato principale, costituisce ristrutturazione edilizia che necessita del permesso di costruire, non potendosi qualificare come pertinenza. Il manufatto mobile, anche se adagiato su una piattaforma in cemento e utilizzato come rimessa di foraggio, rientra nella nozione di "deposito" funzionale all'attività agricola, e pertanto richiede il permesso di costruire ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e5) del d.P.R. n. 380 del 2001, non potendosi qualificare come pertinenza della casa destinata ad abitazione. L'ordine di demolizione comporta l'acquisizione gratuita al patrimonio pubblico dell'area di sedime, quale contenuto vincolato del provvedimento.