Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 30120 del 14 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:30120CIV

Massima

Nell'ambito degli appalti pubblici regolati dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 1063 del 1962, il ritardo dell'amministrazione appaltante nella consegna dei lavori non conferisce all'appaltatore il diritto di risolvere il contratto né di avanzare pretese risarcitorie, ma gli attribuisce soltanto la facoltà di presentare istanza di recesso dal contratto. Qualora l'appaltatore, pur avendo enunciato il proprio diritto di sciogliersi dal contratto, non abbia formalizzato tale recesso, deve ritenersi che egli abbia considerato il contratto ancora eseguibile, senza ulteriori oneri a carico della stazione appaltante. In tal caso, non trovano applicazione i rimedi generali di risoluzione per inadempimento di cui agli articoli 1453 e 1455 del codice civile, né può essere riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni richiesto dall'appaltatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TIRELLI Francesco - Presidente

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. - Consigliere

Dott. VALITUTTI Antonio - rel. Consigliere

Dott. MARULLI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 7092/2013 proposto da:
(OMISSIS) S.a.s. in liquidazione, in persona del liquidatore pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) S.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), g…

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