Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8276 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:8276SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla Pubblica Amministrazione oltre il termine di conclusione del procedimento previsto dalla legge configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a proporre ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'obbligo di provvedere e l'adozione di un provvedimento espresso. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del silenzio, ordina all'Amministrazione di concludere il procedimento entro un termine perentorio, nominando, in caso di ulteriore inerzia, un commissario ad acta affinché provveda in luogo dell'Amministrazione. La compensazione delle spese processuali può essere disposta dal giudice in ragione della mancata allegazione, agli atti del giudizio, di elementi di prova in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti per l'accesso alla procedura amministrativa oggetto del ricorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2022

N. 08276/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03950/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale -OMISSIS- rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)) 7;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

Ricorso ex art. 117 c.p.a. per la dichiarazione di illegittimità del silenzio illegittimamente serbato sulla -OMISSIS-nonché per l'accertamento dell'obbligo di provvedere in relazione alla medesim…

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