Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44203 del 21 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44203PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza di condanna emessa in sede di merito, afferma che il ricorso proposto dall'imputato è inammissibile. In particolare, i primi due motivi di censura sono ritenuti meramente reiterativi di questioni già proposte e adeguatamente valutate dai giudici di merito, senza che emergano profili di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. Infatti, la Corte di Cassazione ribadisce il consolidato orientamento secondo cui, in sede di legittimità, non è consentita una nuova e diversa valutazione degli elementi di prova, salvo che non si riscontrino vizi logici o motivazionali di particolare evidenza. Nel caso di specie, la sentenza impugnata ha ampiamente motivato la condanna dell'imputato sulla base di un compendio probatorio grave e concordante, costituito dalla denuncia della vittima, dalle risultanze delle intercettazioni e dalle immagini di videosorveglianza, che hanno consentito di ricostruire in modo logico e coerente la dinamica dei fatti e il ruolo dell'imputato quale autore delle condotte delittuose. Quanto al terzo motivo di ricorso, relativo alla dosimetria sanzionatoria e al diniego delle circostanze attenuanti generiche, esso è parimenti dichiarato inammissibile in quanto manifestamente infondato. La sentenza impugnata, infatti, ha adeguatamente motivato il trattamento sanzionatorio, valorizzando i numerosi precedenti penali dell'imputato e la gravità dei reati commessi, in conformità ai criteri di cui all'art. 133 c.p. In tema di attenuanti generiche, la valutazione del giudice di merito, che ha escluso la loro concessione, è insindacabile in sede di legittimità, purché sorretta da motivazione logica e coerente, come nel caso di specie. Pertanto, la Corte di Cassazione, rilevata l'inammissibilità del ricorso, condanna l'imputato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalla parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/06/2021 della CORTE APPELLO di MILANO; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. RICCARDI GIUSEPPE, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore della parte civile (OMISSIS), l'avvocato (OMISSIS), che si riporta alle conclusioni, depositate unitamente alla nota spese.…

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