Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38629 del 14 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38629PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. si configura quando l'imputato si trovi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale egli "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale condotta partecipativa può essere desunta da indicatori fattuali, come il coinvolgimento diretto dell'imputato nell'imposizione del proprio operato nell'esecuzione di opere edili, nel controllo di lavori pubblici e nella gestione degli appalti, nonché nell'attività di condizionamento e intimidazione nei confronti di altri soggetti, a dimostrazione del suo ruolo apicale e del suo contributo al rafforzamento e alla conservazione della capacità operativa dell'associazione mafiosa. In tali contesti, la stabilità e la perduranza nel tempo del vincolo associativo, oltre all'estrema pericolosità del sodalizio, comportano la duplice presunzione di pericolosità sociale e di adeguatezza della misura cautelare più grave, non superata dalla mera allegazione del decorso del tempo dall'ultimo fatto contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/01/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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