Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10339 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10339SENT

Massima

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Il diniego di concessione di suolo pubblico per l'occupazione di spazi antistanti un esercizio commerciale, motivato dalla contrarietà del progetto rispetto al vincolo di tutela monumentale imposto su una piazza, è legittimo e non sanzionabile con strumenti di tipo coattivo o obbligatorio, in quanto l'autotutela è esercizio di potere discrezionale. L'amministrazione non è pertanto obbligata a riesaminare la richiesta, salva la possibilità di presentare una nuova istanza fondata su diversi presupposti. Il principio di diritto è che l'amministrazione può legittimamente negare la concessione di suolo pubblico per la tutela di beni culturali e paesaggistici, senza essere obbligata a riesaminare la richiesta, purché il diniego sia adeguatamente motivato. Tale diniego rientra nell'esercizio di un potere discrezionale non sindacabile in sede giurisdizionale, salvo i limiti del controllo di legittimità.

Sentenza completa

N. 05652/2014
REG.RIC.

N. 10339/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05652/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5652 del 2014, proposto da:
Società “Roma & Tokio” Srl, rappresentata e difesa dall'Avv. Bruno Galati, con domicilio eletto presso Bruno Galati in Roma, via dei Castani, 195;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall' Avv.Sergio Siracusa, dell’Avvocatura comunale, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio per il Comune di Roma;

per l'annullamento

del silenzio-rifiuto sulla richiesta di concessione di suolo pubblico mediante la collocazione di tavoli e sedie all…

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