Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 166 del 4 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:166PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a correggere gli errori materiali eventualmente presenti nel dispositivo e nell'intestazione del provvedimento, al fine di assicurare la correttezza formale e sostanziale del provvedimento stesso. L'articolo 130 del codice di procedura penale consente al giudice di procedere d'ufficio alla correzione di tali errori, senza necessità di una specifica richiesta di parte, al fine di garantire l'integrità e la chiarezza del provvedimento giurisdizionale. Tale potere correttivo si estende sia agli errori di trascrizione o di calcolo, sia agli errori che attengono all'identificazione delle parti processuali, assicurando in tal modo il rispetto del principio di legalità e di correttezza formale della decisione giudiziaria. La correzione degli errori materiali non comporta una modifica del contenuto sostanziale della sentenza, ma mira esclusivamente a eliminare imprecisioni o inesattezze di carattere meramente formale, senza incidere sul giudizio di merito espresso dal giudice. Pertanto, il potere correttivo del giudice rappresenta uno strumento essenziale per garantire l'integrità e la chiarezza del provvedimento giurisdizionale, assicurando il rispetto dei principi di legalità, correttezza e trasparenza dell'attività giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA A. - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4245/2011 CORTE DI CASSAZIONE del 20/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG.

RILEVATO IN FATTO

Che per errore materiale nel dispositivo emesso in camera di consiglio il 20 aprile 2011 nel procedimento a carico di (OMISSIS) e' stata indicata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, non consentito trattandosi d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.