Il reato di truffa militare continuata aggravata si configura quando il soggetto incaricato di funzioni amministrative, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in concorso con altri, si appropria indebitamente di somme di denaro mediante la formazione di falsi titoli di pagamento, al fine di giustificare uscite di denaro dalla cassa continua del Comando, realizzando così un ingiusto profitto in danno dell'amministrazione militare. La responsabilità concorsuale dell'imputato è provata dalle sue dichiarazioni confessorie, dai riscontri esterni di natura documentale e dichiarativa, nonché dalla sua precedente condanna definitiva per fatti analoghi commessi in concorso, elementi che ne dimostrano la piena partecipazione morale e materiale alla realizzazione del reato. La valutazione della credibilità e attendibilità del teste chiamato in correità, che ha definito la propria posizione con sentenza di patteggiamento, deve essere condotta con particolare prudenza, ma può ritenersi positiva ove sorretta da adeguata motivazione che evidenzi la sussistenza dei requisiti di credibilità soggettiva, attendibilità intrinseca e riscontri esterni.