Consiglio di Stato sentenza n. 1398 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:1398SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di revoca della licenza per l'esercizio di un'attività di parcheggio è legittimo quando l'area su cui tale attività si svolge risulta destinata, secondo gli strumenti urbanistici, a verde pubblico o privato e le opere realizzate sull'area sono state definitivamente accertate come abusive e in contrasto con la relativa destinazione urbanistica, imponendone la demolizione. In tali casi, l'amministrazione comunale non può tollerare lo svolgimento di un'attività commerciale in contrasto con la destinazione impressa all'area, essendo necessario rendere l'utilizzo effettivo dell'area coerente con la destinazione urbanistica e con i giudicati che l'hanno accertata. Il presupposto di idoneità dell'area, richiesto dalla legge per il rilascio della licenza, non può prescindere dalle caratteristiche urbanistiche della stessa, in particolare dalla destinazione impressa dallo strumento urbanistico, in quanto l'esercizio di una determinata attività economica su un'area deve necessariamente tenere conto della destinazione impressa a tale area dallo strumento urbanistico. Pertanto, la revoca della licenza, in tali casi, risponde a un preminente interesse pubblico, prevalente rispetto all'interesse del privato, anche in assenza di un legittimo affidamento di quest'ultimo, atteso che l'incertezza circa la caratterizzazione dell'area era nota sin dal 1983, quando l'originaria destinazione a parcheggio era stata mutata in verde pubblico o privato. La mancata previsione dell'indennizzo non costituisce un vizio di legittimità dell'atto di revoca, ma legittima unicamente il privato ad azionare la relativa pretesa patrimoniale.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2019

N. 01398/2019REG.PROV.COLL.

N. 05525/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5525 del 2017, proposto da
Piffer s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Roberta De Pretis e Gabriele Pafundi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gabriele Pafundi in Roma, viale Giulio Cesare, n. 14;

contro

Comune di Merano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Manzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via F. Confalonieri, n. 5;

per la riforma

della sentenza del T.R.G.A., Sezion…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.