Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41156 del 11 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:41156PEN

Massima

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Il sequestro preventivo per equivalente è legittimo quando l'indagato abbia distratto il profitto del reato in modo tale da rendere impossibile il sequestro diretto, purché siano adeguatamente motivati il fumus commissi delicti e il periculum in mora. Il giudice non è tenuto a preferire il sequestro diretto quando la natura delle operazioni bancarie poste in essere dall'indagato renda tale misura impraticabile. La motivazione del provvedimento cautelare reale deve essere logica, coerente e completa, ma i vizi motivazionali non sono censurabili in sede di legittimità, essendo ammesso il ricorso per cassazione solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/05/2023 del TRIB. LIBERTA' di MACERATA;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
lette le conclusioni del PG ASSUNTA COCOMELLO che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1.1 II Tribunale di Macerata, sezione per il riesame dei provvedimenti cautelari reali, con ordinanza in data 2 maggio 2023 respingeva l'istanza di riesame avanzata nell'interesse di (OMISSIS) avverso il decr…

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