Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49052 del 17 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49052PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata solo qualora il giudice indichi in modo specifico e analitico le risultanze probatorie a carico dell'indagato, spiegando in modo logico e coerente le ragioni per cui tali elementi inducono a un giudizio di qualificata probabilità di condanna. Non è sufficiente una mera sintesi del contenuto probatorio, senza un'adeguata valutazione e motivazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Inoltre, il giudice deve prendere in considerazione anche gli elementi a favore della difesa, motivando adeguatamente il loro eventuale superamento. La semplice ricostruzione dei fatti contestati e il richiamo alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, senza un'autonoma valutazione critica, non integrano una motivazione sufficiente ai fini dell'applicazione della misura cautelare. Infine, il giudice deve verificare con attenzione se i fatti contestati siano effettivamente riconducibili alla fattispecie associativa di cui all'art. 416-bis c.p., ovvero se sia più appropriata la configurazione del concorso di persone nel reato, tenuto conto della differenza strutturale tra le due ipotesi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 838/2011 GIP TRIBUNALE di LECCE, del 03/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

Udito il PG in persona del sost. proc. gen. G. Fodaroni, che ha chiesto riqualificarsi il ricorso come riesame e trasmettersi gli atti al tribunale di Lecce.

RILEVATO IN FATTO

1. Il gip presso …

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