Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 339 del 2014

ECLI:IT:TARTOS:2014:339SENT

Massima

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Il provvedimento di occupazione d'urgenza di un bene immobile, adottato nell'ambito di un procedimento espropriativo, deve essere sorretto da una motivazione adeguata che dia conto della sussistenza dei presupposti di legge, in particolare della necessità e dell'urgenza dell'occupazione, nonché della proporzionalità dell'intervento rispetto all'interesse pubblico perseguito. L'Amministrazione procedente è tenuta a valutare con particolare attenzione gli interessi dei privati proprietari, contemperandoli con l'interesse pubblico, e a garantire il rispetto del principio di proporzionalità, evitando di sacrificare in modo eccessivo e sproporzionato la sfera giuridica dei privati. Ove l'occupazione d'urgenza risulti priva di adeguata motivazione o comunque sproporzionata rispetto all'interesse pubblico, il relativo provvedimento è illegittimo e deve essere annullato. Inoltre, l'impugnazione dei provvedimenti presupposti al decreto di occupazione d'urgenza è ammissibile solo ove risulti un interesse attuale e concreto del ricorrente, essendo inammissibile l'impugnazione di atti che possano eventualmente ledere in futuro la sua sfera giuridica. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità degli atti impugnati, deve operare un bilanciamento tra l'interesse pubblico perseguito dall'Amministrazione e i diritti e gli interessi dei privati coinvolti, annullando gli atti che risultino sproporzionati o privi di adeguata motivazione.

Sentenza completa

N. 00369/2012
REG.RIC.

N. 00339/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00369/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 369 del 2012, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli avvocati Cino Benelli, ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il secondo in Firenze, via ((omissis)) 56;

contro

Autostrade per l'Italia s.p.a. in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via San Gallo 76; il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in persona del Ministro in carica e A.N.A.S. s.p.a. in persona del legale rappresentante in carica, rappresentati e difesi per legge …

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