Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4904 del 1 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4904PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., sussiste quando il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale condotta partecipativa può assumere le forme più diverse, anche in relazione all'evoluzione dei rapporti interni al sodalizio e alle modificazioni del corpo sociale, senza necessità di catalogarla in un ruolo stabile e predefinito. Lo stato detentivo dell'indagato non esclude la permanenza della sua partecipazione al sodalizio criminoso mafioso, che viene meno solo in caso di cessazione della consorteria o di recesso o esclusione del singolo associato, positivamente accertati. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare, per i reati di cui all'art. 416-bis c.p. opera la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, salvo prova contraria, in considerazione della tendenziale stabilità del vincolo associativo e delle peculiari connotazioni del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 394/2016 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 20/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
sentite le conclusioni del PG Dott. MARINELLI Felicetta, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Messina rigettava la richiesta di riesame propost…

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