Il funzionario diverso dal direttore dell'ufficio competente può sottoscrivere validamente l'atto di appello in rappresentanza dell'Agenzia delle Entrate, senza necessità di specifica delega scritta, purché non sia contestata la provenienza dell'atto dall'ufficio e non sia provata l'usurpazione del potere di impugnare la sentenza di primo grado, dovendosi altrimenti presumere che l'atto provenga dall'ufficio e ne esprima la volontà. Il principio di diritto è che la capacità di stare in giudizio dell'ufficio competente è riconosciuta dalla legge al direttore o ad altra persona preposta al reparto, da intendersi con ciò stesso delegata in via generale a sostituire il direttore nelle specifiche competenze, senza necessità di speciale procura. Pertanto, il giudice di appello non può ritenere inammissibile l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate per il solo fatto che sia sottoscritto da un funzionario diverso dal direttore, in assenza di contestazione e prova della mancanza di legittimazione del sottoscrittore.