Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17301 del 23 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17301PEN

Massima

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Il comportamento denigratorio e sproporzionato nei confronti di un collega, anche se attuato in reazione a un esposto disciplinare ritenuto ingiusto, non può essere giustificato dalle esimenti di cui agli artt. 598 e 599 c.p., in quanto l'esercizio del diritto di critica e di difesa deve avvenire nel rispetto dei limiti della continenza e della pertinenza, senza degenerare in attacchi gratuiti e offensivi della reputazione altrui. L'espressione di giudizi negativi sulla condotta professionale di un collega, in assenza di un nesso di stretta correlazione con gli addebiti contestati, integra il reato di diffamazione, non potendo essere considerata una legittima reazione a un fatto ingiusto ai sensi dell'art. 599 c.p. Inoltre, la mera presentazione di un esposto disciplinare, anche se ritenuto infondato, non costituisce un fatto ingiusto tale da giustificare una reazione diffamatoria, in quanto rientra nell'esercizio di un diritto riconosciuto dalla legge. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esimenti invocate, deve verificare la proporzionalità e la pertinenza della reazione rispetto agli addebiti contestati, escludendo la configurabilità di tali cause di giustificazione qualora la condotta dell'imputato si sia risolta in un attacco gratuito e denigratorio della reputazione altrui, privo di un nesso di stretta correlazione con l'esercizio del diritto di critica e di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSIO Annamaria - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/05/2008 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. - L'avvocato Co.Ro. ricorre avverso la sentenza della Corte di Appello di Ca…

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