Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29852 del 26 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29852PEN

Massima

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La legittima difesa putativa, quale causa di esclusione della colpevolezza, presuppone che l'agente abbia erroneamente ritenuto di versare in una situazione di fatto che, se effettiva, avrebbe reso applicabile una causa di giustificazione, come la legittima difesa. Tuttavia, tale requisito non ricorre quando l'agente, pur avendo chiamato le forze dell'ordine per scongiurare il pericolo, abbia comunque deciso di intervenire personalmente, in un quadro fattuale che esclude ogni rappresentazione erronea della realtà, ma risponde solo a impulsi coscienti e volontari. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche, espressione del legittimo esercizio del potere discrezionale del giudice di merito, è incensurabile in sede di legittimità, specie quando motivato dalla presenza di precedenti penali ripetuti e gravi dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. CA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 55/2007 CORTE APPELLO di MESSINA, del 28/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mario Fraticelli che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

udito il…

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