Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2524 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:2524SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando l'atto impugnato, oggetto dell'originaria impugnativa, sia stato successivamente sostituito da un nuovo provvedimento che ne abbia integralmente modificato il contenuto, rendendo così privo di utilità pratica la pronuncia del giudice sull'atto originariamente impugnato. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti in ragione dei giusti motivi che hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di economia processuale impone, infatti, che il giudizio amministrativo si concluda con una pronuncia di improcedibilità, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto originariamente impugnato, quando la sua sostituzione con un nuovo provvedimento abbia reso il ricorso privo di utilità pratica per il ricorrente. Tale soluzione consente di evitare un inutile dispendio di attività processuale e di risorse giudiziarie, in linea con il dovere di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa sancito dall'art. 97 della Costituzione. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente a seguito della sostituzione dell'atto impugnato, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti in ragione dei giusti motivi che hanno determinato tale esito.

Sentenza completa

N. 10253/1999
REG.RIC.

N. 02524/2011 REG.PROV.COLL.

N. 10253/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 10253 del 1999, proposto da:
((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo difensore, sito in Roma, via Salaria, 300;

contro

AIMA - Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

nei confronti di

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocat…

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