Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19071 del 9 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19071PEN

Massima

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Il diritto di critica giornalistica non può essere esercitato in modo da attaccare direttamente la persona del pubblico ufficiale, attribuendogli comportamenti gravemente lesivi della sua reputazione e onorabilità, anche se riferiti a fatti oggettivamente accaduti e relativi all'esercizio delle sue funzioni. L'esercizio del diritto di critica deve mantenersi entro i limiti della continenza formale e della continenza sostanziale, evitando espressioni offensive e ingiuriose che travalicano la mera valutazione critica dell'operato del pubblico ufficiale. Pertanto, l'attribuzione al Procuratore della Repubblica di condotte di "concussione" e "malaffare", nonché di "omissioni di interventi" e di aver "elaborato in maniera autonoma una certa tradizione, di affare in affare, senza soluzione", pur riferite all'esercizio delle sue funzioni, eccede i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica, configurando il reato di diffamazione. La valutazione critica dell'operato del pubblico ufficiale deve limitarsi a censurare specifici atti o comportamenti, senza attaccare direttamente la sua persona e la sua onorabilità con espressioni offensive e ingiuriose. Il diritto di critica giornalistica, pur ampio, non può essere esercitato in modo da travalicare i limiti della continenza formale e sostanziale, pena l'integrazione del reato di diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/12/2006 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di inammissibilita' del S.P.G. Dott. CONSOLO Santi;

udito il difensore Avv. ASTA P..

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La Corte di Messina ha confermato la condanna di Ru. Ca. …

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