Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30801 del 27 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30801PEN

Massima

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Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. assorbe il reato di falsa attestazione contenuta in dichiarazione autocertificativa resa a pubblico ufficiale di cui all'art. 483 c.p., in quanto l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscono elementi essenziali per la sua configurazione. Tale fattispecie complessa si configura anche quando la somma indebitamente percepita non supera la soglia minima prevista dalla legge, integrando in tal caso la mera violazione amministrativa di cui al secondo comma dell'art. 316-ter c.p. Pertanto, in tali casi, il fatto non è previsto dalla legge come reato e trova applicazione la sola sanzione amministrativa, con conseguente revoca delle statuizioni civili. La nozione di "contributo" di cui all'art. 316-ter c.p. va intesa in senso ampio, ricomprendendo non solo le elargizioni di denaro ma anche le erogazioni pubbliche di natura assistenziale, come l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, in quanto il beneficiario ottiene comunque un vantaggio economico a carico della collettività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Messina, sezione penale, in data 21/02/2011.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento dell'impugnata sentenza.

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