Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28107 del 8 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28107PEN

Massima

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La detenzione di sostanze stupefacenti, anche in quantità inferiore a quella prevista dalla legge per integrare il reato di spaccio, non è scriminata dalla mera destinazione all'uso personale, essendo onere della difesa dimostrare tale destinazione, mentre grava sull'accusa l'onere di provare la finalità di cessione illecita. Tuttavia, la valutazione circa la finalità della detenzione può essere effettuata sulla base di plurimi e convergenti indizi gravi, precisi e concordanti, quali la quantità complessiva della sostanza, il suo frazionamento, la mancanza di stabili fonti di reddito dell'imputato, i suoi precedenti specifici e il suo comportamento all'atto del controllo, senza che sia necessaria la prova diretta della destinazione allo spaccio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/10/2018 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore Generale DALL'OLIO Marco per l'inammissibilita' del ricorso.
L'Avvocato (OMISSIS) in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), si riporta ai motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 1803/2018, la Corte…

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