Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9129 del 6 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9129PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere disposta nei confronti di soggetti che, sulla base di elementi di fatto, vivono abitualmente anche in parte con i proventi di attività delittuose, a prescindere dalla natura specifica dei reati commessi, purché si tratti di delitti e non di meri illeciti amministrativi. Il giudice della prevenzione può autonomamente ricostruire la rilevanza penale di condotte emerse nel corso dell'istruttoria, anche in assenza di un pregresso accertamento in sede penale, purché non vi sia una pronuncia definitiva di assoluzione. La pericolosità sociale del proposto, oltre ad essere presupposto ineludibile della confisca, ne costituisce anche la "misura temporale", sicché possono essere ablati soltanto i beni acquisiti nel periodo in cui si è manifestata tale pericolosità. Il giudice deve pertanto accertare se la pericolosità sociale investa l'intero percorso esistenziale del proposto o sia individuabile un momento iniziale ed un termine finale, al fine di stabilire l'ambito temporale di operatività della misura ablativa. Nell'ambito del procedimento di prevenzione, il ricorso per cassazione è ammesso soltanto per violazione di legge, essendo escluso il sindacato sulla motivazione per illogicità manifesta, salvo i casi di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 18/04/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale che ha chiesto il rigetto di tutti i ricorsi proposti.
RITENUTO IN FATTO
1. Il decreto in epigrafe emesso dalla Cor…

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