Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13433 del 21 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13433PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso sussiste quando l'imputato, pur non essendo direttamente autore delle condotte estorsive, si rende comunque veicolo dell'ingresso di soggetti appartenenti all'associazione mafiosa nell'esecuzione di lavori pubblici, favorendo così il conseguimento dell'illecito profitto da parte dell'organizzazione criminale attraverso il pagamento di tangenti. In tali casi, le dichiarazioni tardive dell'imputato volte a prospettare la propria estraneità ai fatti non possono essere ritenute credibili ove non trovino riscontro in elementi probatori oggettivi, in particolare quando risultino smentite dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di altri testimoni che hanno partecipato alle trattative per l'assegnazione dei lavori. La responsabilità dell'imputato può essere affermata sulla base di una motivazione logica e razionale che valuti complessivamente il quadro probatorio, senza che assuma rilievo decisivo la mancata adesione dell'imputato alle condotte estorsive, essendo sufficiente il suo contributo agevolatore dell'attività criminosa dell'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 24 settembre 2012 emessa dalla Corte d'appello di Messina;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del consigliere dott. ((omissis));

udite le richieste del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito l'avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. …

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