Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8915 del 29 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:8915PEN

Massima

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Il dolo generico, elemento soggettivo del reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p., è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice, senza che sia necessaria la preordinazione di tali condotte. Il movente che ha spinto l'autore a commettere il reato, anche se qualificabile come "ingiustizia" nella sua prospettiva, è del tutto estraneo alla struttura dell'illecito penale e non può, pertanto, escludere la sussistenza del dolo. La valutazione della sussistenza del dolo è affidata all'esame delle concrete circostanze che hanno connotato l'azione, nella loro oggettiva idoneità a cagionare l'evento, senza che rilevi il fatto che l'agente abbia agito nell'esercizio di un proprio diritto o per reagire a un fatto ritenuto ingiusto. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in assenza di precedenti penali, non è sufficiente a giustificare una riduzione della pena, dovendo il giudice valutare complessivamente tutti gli elementi favorevoli all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Relatore

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ba.Gi. nato a R il omissis
avverso la sentenza del 18/01/2023 della Corte Appello di Lecce
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Alfredo Guardiano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Francesca Ceroni che ha concluso chiedendo
udito il difensore
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Lecce, in riforma della sentenza con cui il tribunale di Lecce, in data 11.12.2018, aveva assolto Ba.Gi. dal reato ex art. 612-bis, c.p., in rub…

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