Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6909 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:6909SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma i seguenti principi di diritto: 1. In presenza di una pluralità di opere abusive realizzate sulla medesima area, l'amministrazione è tenuta a effettuare una valutazione complessiva e non atomistica dell'intervento edilizio, in quanto il pregiudizio recato al regolare assetto del territorio deriva dall'insieme delle opere realizzate e dal loro contestuale impatto edilizio, e non dal singolo intervento considerato isolatamente. 2. La realizzazione di ulteriori interventi edilizi, dopo la presentazione dell'ultima istanza di condono, comporta la violazione dell'art. 35, comma 13, della L. 47/1985, che preclude la realizzazione di opere senza autorizzazione durante la pendenza della procedura di condono. Tali interventi, pur se riconducibili a categorie come manutenzione straordinaria o ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale cui accedono, e sono pertanto soggetti alla medesima sanzione demolitoria. 3. L'ordinanza di demolizione delle opere abusive, edificate senza titolo edilizio o su territorio con vincolo paesaggistico, è un provvedimento rigidamente vincolato, per cui l'omessa comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio non è rilevante, in quanto trattasi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento tipizzato dal legislatore. 4. L'ordinanza di demolizione non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, in quanto l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata prevale sugli interessi privati, soprattutto quando le opere abusive insistono in area paesaggisticamente vincolata. 5. Quando gli abusi edilizi sono commessi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, il Comune deve senza indugio emanare gli atti previsti dalla legge a tutela del territorio, non dovendo aggravare il procedimento acquisendo pareri non necessari.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2022

N. 06909/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00447/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 447 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Isabella Aiello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Meta, via Alberi 129;

contro

il Comune di Meta di Sorrento, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenicantonio Siniscalchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

-del provvedimento emesso dal Comune di Meta,-OMISSIS-, recante il ripristino stato dei luoghi relativamente al fabbricato sito in via Alberi n. 129…

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