Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 760 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:760SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione di un'opera abusiva realizzata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico sono legittimi qualora l'opera realizzata risulti diversa da quella oggetto della domanda di condono, sia stata realizzata in epoca successiva al termine previsto dalla legge per l'ultimazione dei lavori, e non sia stata sanata né condonata, in quanto l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio prevale sull'interesse privato alla conservazione dell'abuso. La prosecuzione di lavori su un immobile già oggetto di domanda di condono è preclusa, senza possibilità di distinguere tra opere pertinenziali e non, o tra opere soggette a permesso di costruire e opere realizzabili con denuncia di inizio attività, in quanto la legge impone la demolizione dell'opera abusiva anche in caso di interventi successivi di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione. Il mancato rispetto dei termini di legge per la definizione del procedimento di condono non incide sulla legittimità dei provvedimenti sanzionatori, in quanto non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, che il tempo non può legittimare. L'amministrazione ha l'obbligo di ordinare la demolizione di opere abusive non sanate né condonate, senza necessità di ulteriori verifiche in ordine alla conformità urbanistica ed ambientale, essendo sufficiente il mancato rilascio della concessione in sanatoria e l'accertamento della diversità dell'opera realizzata rispetto a quella oggetto della domanda di condono.

Sentenza completa

N. 06981/2007
REG.RIC.

N. 00760/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06981/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6981 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa, per mandato a margine dell'atto introduttivo del giudizio, dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Pozzuoli (Na) e, per mandato a margine dell’atto depositato il 24 gennaio 2012, dall’avv. ((omissis)), con domicilio qui eletto in Barano di Ischia (Na), e pertanto, ex art. 25, comma 1, cod. proc. amm., da intendersi, per gli atti e gli effetti del presente ricorso, presso la segreteria di questo Tribunale, in Napoli, Piazza Municipio;

contro

Comune di Bacoli, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

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